Sta girando in queste ore un articolo di un sito appartenente ad un’organizzazione no-profit italiana che afferma che “Google for Education rimossa dal Ministero dell’Istruzione”. Questo articolo ha gettato nel panico molti docenti ed anche alcuni Dirigenti Scolastici.
Ad oggi non esistono comunicazioni da parte del Ministero dell’Istruzione che consiglino di non utilizzare G Suite o che addirittura affermino che l’utilizzo degli strumenti Google non sia legale a causa della sentenza del 16 luglio 2020 da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
La Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) si è pronunciata lo scorso 16 luglio (c.d. “Sentenza Schrems II”) in merito al regime di trasferimento dei dati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti invalidando la decisione di adeguatezza del “Privacy Shield, adottata nel 2016 dalla Commissione europea in seguito alla decadenza dell’accordo “Safe Harbor”. Nella stessa sentenza la CGUE ha inoltre ritenuta valida la decisione 2010/87 relativa alle clausole contrattuali tipo per il trasferimento di dati personali a incaricati del trattamento stabiliti in Paesi terzi. Questo si può leggere anche sul sito del Garante della Privacy:

https://www.garanteprivacy.it/temi/privacy-shield

Google trasferisce dati grazie alle clausole contrattuali che, lo dice la Corte, sono legittime e valide.
Fonti affidabili riferiscono che G Suite for Education sia stato tolto dal sito dall’homepage del sito ministeriale dedicato alla Didattica a Distanza https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html perché in attesa di rinnovare l’accordo quadro che è scaduto.

Ad ogni modo la pagina di G Suite for Education è tornata all’interno del sito del Ministero

https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html